Il "Principe Felice" è un romanzo dal quale prende
nome la raccolta di fiabe "Il principe felice e altri racconti". La storia ruota attorno ad una vicenda specifica. Una notte una rondine durante il suo viaggio
d’emigrazione verso il caldo sole dell’Egitto, si trova a passare per
un’innominata città, vedendosi stanca per il lungo viaggio già affrontato,
decide di sostare attratta da qualcosa, forse una statua che brillava persino
di notte. Questa statua posta su una colonna, era tutta ricoperta da foglie d'oro e pietre preziose
raffigurava un principe, ed i cittadini solevano ammirarla durante la giornata.
La rondine attratta dalla bellezza dell’opera, decide di posarsi sopra la testa
del principe, che magicamente prende vita e comincia a raccontarle la sua
storia chiedendole di aiutarlo a cancellare le brutture e le miserie della città
che nella sua vita aveva sempre ignorato ma che adesso, dall'alto della
colonna, vede fin troppo bene. La rondine preferirebbe emigrare verso l’Egitto,
ma, vinta dal suo buon cuore, decide di aiutarlo e inizia a spogliarlo dei
gioielli che lo adornano per donarli ai poveri e ai bisognosi che il Principe
stesso le indica. Il Principe ormai rimasto senza tutti i suoi decorativi
consiglia alla rondine di migrare verso l'Egitto, ma lei, affezionata alla
statua resta a farle compagnia, fino a lasciarsi morire ai suoi piedi. Il
Sindaco, notando la statua tutta spoglia e grigia e l'uccello morto, decide di
abbatterla e gettarne i resti nella discarica, chiedendo di farne costruire una
che lo rappresenti. Ciascuno dei Consiglieri Comunali, volendone una propria,
si ribella, e ne nasce un litigio che al momento della narrazione non è ancora
terminato. Un giorno Dio chiede ad un angelo di portargli le due cose più
preziose della città e l'angelo gli porta il cuore di piombo del Principe e il
corpicino della rondinella.
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