La “Biblioteca Popolare Salvatore Barra”,
l'Associazione Culturale Democratica ACD '77 e l'”Associazione di
solidarietà sociale Turiddu Termini”, nell'ambito delle proprie attività
di sensibilizzazione culturale, hanno l'intenzione di organizzare nella
propria sede, prima dell'inizio dell'anno scolastico, un Mercatino del
libro usato.
Il Mercatino del libro usato è un servizio di
interscambio solidale volto ad abbattere le speculazioni editoriali sul
caro libri. Per far ciò occorre attivare un meccanismo di cooperazione
sociale tra studenti.
Il Mercatino, dunque, costituisce una
efficace forma di protesta per sensibilizzare l'opinione pubblica e per
far sì che il diritto allo studio non sia una chimera per
i meno abbienti, ma anche uno strumento per favorire la diffusione di
una cultura diversa, fatta di riuso e non di sfrenato consumismo.
Il funzionamento del Mercatino è semplice ed è costituito da tre fasi:
raccolta libri, restituzione dei libri e del denaro, vendita. I libri
raccolti vengono catalogati e lasciati in conto-vendita.
Fino a
metà ottobre sarà possibile acquistare i libri; il costo verrà calcolato
sul 50% del prezzo di copertina. Al proprietario andrà il 45% del
prezzo di copertina, mentre il 5% resterà nelle casse della nostra
Biblioteca per far fronte alle spese da sostenere. I libri invenduti,
invece, saranno restituiti ai legittimi proprietari.
Benvenuti nel sito della Biblioteca Popolare "Salvatore Barra" di Partinico
Sede: Circolo "Peppino Impastato" del PRC, via Venezia (ex Arena Lo Baido) - Partinico
Indirizzo e-mail: bibliotecasalvatorebarra@hotmail.it
giovedì 3 settembre 2015
martedì 18 agosto 2015
lunedì 17 agosto 2015
Nuove donazioni: I Gialli Mondadori
giovedì 25 giugno 2015
Riciclo che passione!
Dare una seconda vita a cartacce e semplice pasta? E' Possibile! Ti aspettiamo ogni Martedì e Giovedì sia di mattina che di pomeriggio dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00 presso i nostri locali in via Baida 12. Non mancare!
lunedì 22 giugno 2015
Recensione della Presentazione del libro " Antifascismo e Resistenza" come il popolo divenne esercito.
Si è svolta il 21 Giugno 2015 la presentazione del Libro " Antifascismo e Resistenza" a cui il pubblico della Biblioteca Popolare" Salvatore Barra" ha partecipato con grande entusiasmo.
A commentare il libro di Pompeo Colajanni, facente parte della terza pubblicazione della collana "I quaderni dell' ANPI SICILIA" della casa editrice Istituto Poligrafico Europeo, sono stati :
Rosaria Barbarotto, rappresentante della Biblioteca;
Giorgio Colajanni, figlio di Pompeo Colajanni;
Angelo Ficarra, segretario ANPI Comandante Barbato.
Emozionanti i ricordi e le vicende narrate da Ficarra e Colajanni, negli anni in cui molti partigiani siciliani disseminati in tutto il Bel Paese, che di florido e lieto in quegli anni aveva ben poco, lottarono per i propri ideali, nel tentivo di abbattare il flagello fascista che si era radicato stabilmente in Italia. Un libro che assieme a "Memorie di Cefalonia" donatoci durante la presentazione, adesso è custodito dalla Biblioteca Popolare, affinchè il grande messaggio antifascista e a favore del popolo e della democrazia rimanga vivo in eterno.
A commentare il libro di Pompeo Colajanni, facente parte della terza pubblicazione della collana "I quaderni dell' ANPI SICILIA" della casa editrice Istituto Poligrafico Europeo, sono stati :
Rosaria Barbarotto, rappresentante della Biblioteca;
Giorgio Colajanni, figlio di Pompeo Colajanni;
Angelo Ficarra, segretario ANPI Comandante Barbato.
Emozionanti i ricordi e le vicende narrate da Ficarra e Colajanni, negli anni in cui molti partigiani siciliani disseminati in tutto il Bel Paese, che di florido e lieto in quegli anni aveva ben poco, lottarono per i propri ideali, nel tentivo di abbattare il flagello fascista che si era radicato stabilmente in Italia. Un libro che assieme a "Memorie di Cefalonia" donatoci durante la presentazione, adesso è custodito dalla Biblioteca Popolare, affinchè il grande messaggio antifascista e a favore del popolo e della democrazia rimanga vivo in eterno.
Recensione del lunedì : Nati 2 volte di Giuseppe Pontiggia
Il romanzo narra l'esperienza di
Frigerio, un padre che ha la sorte di avere un figlio disabile di nome Paolo.
Il romanzo narra una sequenza di episodi successivi alla nascita del bambino e
utili a descrivere il mondo dell'Handicap nella sua enorme complessità.
L'umanità di Paolo, il ragazzo disabile, il tormentato rapporto con la
disabilità del proprio figlio e la dura esperienza delle difficoltà quotidiane
non possono che trasformare poco a poco la visione della vita di Frigerio. La
narrazione procede dall'inizio alla fine del racconto con il padre che ricorda
in prima persona gli episodi più significativi della sua esperienza,
utilizzando l'occasione letteraria per proporre al lettore profonde riflessioni
su se stesso, sulle persone che lo circondano e sulla vita stessa.
Fonte : wikipedia
giovedì 18 giugno 2015
Siete tutti invitati a partecipare alla presentazione che si terrà il 21 Giugno alle ore 18.00 della terza pubblicazione della collana "I quaderni dell' ANPI SICILIA " della casa editrice Istituto Poligrafico Europeo.
Il libro:
«Lo scritto è una testimonianza resa, è da credersi sotto dettatura, da Pompeo Colajanni, da tempo un anziano ed elegante signore, effusivo e molto gioviale (per tutti i comunisti lo “zio Pompeo”), dirigente ormai secondario, per quanto molto onorato e persino venerato, del Pci: un reduce illustre e quasi solitario della Resistenza armata in una terra, la Sicilia, il cui apporto alla Resistenza armata e allo stesso antifascismo era molto sottovalutato, considerato soltanto “esterno”, casuale e marginale nel contesto nazionale […].
«Assume adesso il carattere di inedito, sottratto, oltre che all’oblio, ad una probabile lettura di parte, ovvero, se si preferisce, quello di una novità editoriale, perché nuovo è davvero anche lo spirito che anima oggi l’interpretazione della Resistenza, e soprattutto della guerra di Liberazione, e che guida sia gli storici che i nuovi “partigiani” dell’Anpi».
dalla prefazione di Giuseppe Carlo Marino
Pompeo Colajanni (Caltanissetta, 4 gennaio 1906 - Palermo, 8 dicembre 1987). Già negli anni Venti, giovane comunista, si adoperò per la costituzione di un fronte unitario antifascista, il Fuai, del quale facevano parte giovani repubblicani, socialisti, anarchici e comunisti. Con il nome di battaglia “Barbato” fu comandante della viii Zona (Monferrato) e vicecomandante del Comando militare regionale piemontese; divenne presto leggendario per le imprese delle formazioni al suo comando, fra cui la liberazione di Torino, coordinando le formazioni Garibaldi, Gl, Matteotti e Autonome.
È stato sottosegretario alla Difesa nel governo Parri e nel primo governo De Gasperi. Parlamentare all’Assemblea regionale siciliana e alla Camera dei deputati, membro del Comitato centrale del Pci, consigliere nazionale dell’Anpi.
lunedì 15 giugno 2015
Recensione del Lunedì : Il Dottor Zivago di B. Pasternàk
Il protagonista si chiama Jurij Andrèevič Živàgo, un medico che, dopo aver combattuto nella prima guerra mondiale, rientra a Mosca per salvare i familiari dalla rivoluzione russa. Il protagonista si rifugia con moglie e figlio in un paesino sperduto sui Monti Urali. Qui rincontra Lara, una crocerossina impiegata nel suo reparto ospedaliero: tra i due nasce un amore interrotto dalla cattura del dottore da parte dei partigiani. Dopo essere sfuggito a loro, Živago torna al paese dove ritrova Lara e viene a sapere che moglie e figlio sono tornati a Mosca ed in seguito si sono trasferiti a Parigi. Prova con Lara a ritagliarsi un po' di normalità nei disagi dell'epoca ma sono costretti a separarsi. Il dottore torna a Mosca dove passa gli ultimi anni di vita con Marina, con la quale avrà due figli.
Fonte: http://www.qlibri.it/narrativa-straniera/romanzi/il-dottor-zivago/
Fonte: http://www.qlibri.it/narrativa-straniera/romanzi/il-dottor-zivago/
lunedì 8 giugno 2015
Recensione del Lunedì: Chocolat
Recensione, trama di
Chocolat di Joanne Harris
Vianne Rocher arriva
al tranquillo villaggio di Lansquenet accompagnata dalla figlia Anouk; in breve
tempo, Vianne apre un negozio di dolciumi, La
celeste praline, che ben presto attira le attenzioni degli abitanti del
paesino. I clienti che lo frequentano sono i più disparati e per ognuno Vianne
sa trovare il dolce preferito. L'apertura del negozio, però, attira su Vianne
le antipatie del sacerdote che fa di tutto per importunarla nella gestione del
suo negozio.
venerdì 5 giugno 2015
A Partinico la presentazione del romanzo "Guasta semenza" di Vincenzo Pirrotta
È stato presentato oggi, presso l’Auditorium M.G. Alotta del
Liceo Scientifico Santi Savarino, il romanzo d’esordio dell’attore e regista partinicese
Vincenzo Pirrotta. “Guasta semenza”, questo il titolo del libro edito da
Mesogea, racconta del tormentato viaggio di un carrettiere in una Sicilia gotica
e misteriosa che assomiglia sempre più, man mano che scorrono le pagine, al
regno degli inferi. A discutere del libro, oltre all’autore, erano presenti il
dirigente scolastico Chiara Gibilaro, la professoressa Angela La Mattina e l’attore
palermitano Luigi Lo Cascio. Proprio con quest’ultimo, Vincenzo Pirrotta ha
dato vita a un’intensissima lettura di uno dei passaggi chiave del romanzo, che
ha strappato più di un applauso al pubblico in sala. A seguire l’esibizione di
due giovanissimi attori partinicesi, Gabriele Clemente e Sonia Fleres, che
hanno recitato alcuni dialoghi estratti dal romanzo.
giovedì 4 giugno 2015
Cineforum con Virzì
Inizia il nostro nuovo CINEFORUM!
Vi aspettiamo per ridere e riflettere sui capolavori di uno dei migliori attuali registi italiani che, nel corso degli anni, si fa sempre più spazio all'interno del cinema internazionale.
Virzì riesce a trattare varie tematiche, più o meno drammatiche, senza mai essere scontato, retorico o banale.
Per queste sue virtù, la Biblioteca Popolare Salvatore Barra, è lieta di presentare al suo pubblico i film più significativi diretti da Virzì che dal '94 ad oggi non ha mai smesso di regalare sorrisi e allo stesso tempo commozione ai "cinefili" italiani e non.
lunedì 1 giugno 2015
Recensione del libro "Vindemiatrix" di Claudia Randisi
Vindemiatrix è la stella
più luminosa della costellazione della Vergine, la stella che per i latini segnava
l’inizio della vendemmia. È sotto l’influsso benevolo di questa stella che
avviene l’esordio letterario di Claudia Randisi, con un libro che è insieme
romanzo di formazione e di rinascita, una sorta di (ri)educazione sentimentale di
due diverse generazioni. Dietro la ricerca avventurosa dell’affascinante stella
che dà il titolo al romanzo, cui Francesco dedica gran parte delle sue energie,
si cela una ricerca ben più grande e intima. È la ricerca solitaria e
pericolosa di sé stessi, che deve inevitabilmente passare attraverso
l’affermazione e la realizzazione del proprio io. Francesco e Sara, Teresa e
Stefano sono due coppie che hanno bisogno di mettersi alla prova: se nel primo
caso sono i ritmi frenetici del lavoro a minare un amore appena sbocciato, nel
secondo è la noia della routine a togliere poesia ad un rapporto cementato dal
passare degli anni. Come si suol dire, bisogna perdersi per poi ritrovarsi.
Così la ricerca di sé stessi diviene un passaggio doloroso e imprescindibile
per ritrovare l’altro. A scrutare ed orientare le vicende dei personaggi è
proprio la stella Vindemiatrix, che spesso, nella movida palermitana, veste i
panni discreti di una cameriera dallo sguardo particolarmente acuto. Con mano
sicura e stile brioso la giovane scrittrice insegue i suoi personaggi e ne
orchestra sapientemente le vicissitudini, alternando, a volte anche nella
stessa pagina, i diversi punti di vista, quasi come in uno split screen cinematografico. Ne viene fuori un romanzo generazionale
dall’ampio respiro, in cui molti trentenni di oggi troveranno traccia dei
propri disagi esistenziali, della difficoltà tipica del nostro tempo di
riuscire a conciliare ragione e sentimento, esigenze materiali e aspetti
spirituali della vita quotidiana. Palermo, con le sue mille contraddizioni, rappresenta
un palcoscenico ideale e unico: città moderna e antica, bruciata dal sole e
conciliata dai brusii notturni, assurge al ruolo di personaggio silente, in
grado di esercitare un ascendente sui nostri protagonisti. Vindemiatrix è un romanzo complesso e composto da più storie,
perché ha il coraggio di non nascondere nulla al lettore delle vite imperfette
dei suoi personaggi. Vite che sono sempre pervase da un’aura di mistero, da una
tensione verso il futuro che altro non è se non il brivido dell’ignoto che
governa l’esistenza di ognuno di noi.
lunedì 25 maggio 2015
Recensione de "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafon
A Barcellona
uno dei primi giorni d’estate del 1945 il proprietario di una libreria porta
suo figlio Daniel Sempere al cimitero
dei libri dimenticati, un luogo dove vengono custoditi libri che nessuno più ricorda; i libri perduti
nel tempo. Il padre chiede di non
raccontare a nessuno quello che vedrà, eccetto alla madre, morta durante la
guerra civile, quando Daniel aveva appena 4 anni. All’alba Daniel e suo padre
si incamminarono alla volta di un palazzo abbandonato, il custode del luogo era
un uomo di nome Isaac. Lui gli disse di entrare e lo seguirono fino
all’ingresso di quello che apparve come un labirinto con scaffali altissimi pieni
zeppi di libri. Il padre gli chiese di scegliere
un libro e la scelta ricadde su “L'ombra
del vento” dello sconosciuto autore Julian Carax . In una notte, il ragazzo rimase travolto dalla storia e questo segnò
l’inizio di un’avventura che durerà dieci anni. Infatti subito dopo aver finito
il libro, Daniel iniziò a cercare notizie sull'autore ed è qui che emerge una
inquietante figura che nel corso degli anni ha avuto il solo scopo di bruciare
ogni libro di Carax ed è proprio lui che minaccerà Daniel di ucciderlo se non
gli avesse consegnato il libro. Attraverso un amico del
padre, don Gustavo Barcelò, anche lui proprietario di una libreria, Daniel conobbe Clara, una ragazza cieca, ma di
estrema bellezza, anch'ella molto affascinata dai libri di Carax. Egli se ne
innamorò, ma ebbe la sua prima grande delusione, perché scoprì che la ragazza
aveva una relazione con il suo insegnante di pianoforte, Adrian Neri, che una
notte, appena lo vide, lo buttò fuori da villa Barcelò. In quell’occasione,
Daniel conobbe un vagabondo, Fermin Romero de Torres, con cui poi instaurò una
splendida amicizia. Qualche tempo dopo, il ragazzo insieme al padre decisero di
far lavorare Fermin nella libreria; questo simpatico personaggio, prima della
caduta di Barcellona, era una spia che sorvegliava gli uomini più emergenti di
quel tempo come Javier Francisco Fumero, un poliziotto che in seguito catturò
Fermin e lo torturò in modo che rivelasse il nome dei suoi superiori. Nel
corso della storia e nel corso delle sue continue ricerche, Daniel conobbe Bea , la sorella del suo migliore amico
Tomàs Aguilar; tra i due nacque una profonda passione che mise a repentaglio
l'amicizia dei due ragazzi. Successivamente, Daniel riuscì a scoprire molto
sulla vita e il passato di Carax, parlando con padre Fernando Ramos, amico e
compagno di classe al San Gabriel. Julian Carax era figlio di un
cappellaio, Antoni Fortuny, e Sophie Carax, una donna di origine francese. Un
giorno, arrivò nella cappelleria Fortuny un certo don Ricardo Aldaya, che
rimase così colpito dall'intelligenza di Julian, che decise di iscriverlo con
suo figlio Jorge al San Gabriel, una prestigiosissima scuola di Barcellona, ma
che in seguito si rivelò il suo vero padre. Al San Gabriel il ragazzo conobbe
Miquel Moliner, il suo migliore amico, che dopo lo avrebbe aiutato nella fuga a Parigi e che addirittura si sarebbe sacrificato facendosi ammazzare con il
nome di Julian Carax, e conobbe anche Francisco Javier Fumero che è lo stesso
ispettore che torturò Fermin. Mentre frequentava la casa degli Aldaya conobbe Penelope,
la sorella di Jorge. Tra i due iniziò una travolgente storia d’amore che finì
in tragedia, con la morte della giovane e del figlio che portava in grembo, di
cui Julian non era a conoscenza. Durante le sue ricerche Daniel ritrova
inquietanti parallelismi con la propria vita. Infatti lui e Bea si innamorano e
per non farsi scoprire, durante una notte si rifugiano nella ex casa degli
Aldaya, ed è proprio lì che Bea rimane incinta. Nella stessa notte...
venerdì 22 maggio 2015
lunedì 18 maggio 2015
Recensione de "Il principe felice" di Oscar Wilde
Il "Principe Felice" è un romanzo dal quale prende
nome la raccolta di fiabe "Il principe felice e altri racconti". La storia ruota attorno ad una vicenda specifica. Una notte una rondine durante il suo viaggio
d’emigrazione verso il caldo sole dell’Egitto, si trova a passare per
un’innominata città, vedendosi stanca per il lungo viaggio già affrontato,
decide di sostare attratta da qualcosa, forse una statua che brillava persino
di notte. Questa statua posta su una colonna, era tutta ricoperta da foglie d'oro e pietre preziose
raffigurava un principe, ed i cittadini solevano ammirarla durante la giornata.
La rondine attratta dalla bellezza dell’opera, decide di posarsi sopra la testa
del principe, che magicamente prende vita e comincia a raccontarle la sua
storia chiedendole di aiutarlo a cancellare le brutture e le miserie della città
che nella sua vita aveva sempre ignorato ma che adesso, dall'alto della
colonna, vede fin troppo bene. La rondine preferirebbe emigrare verso l’Egitto,
ma, vinta dal suo buon cuore, decide di aiutarlo e inizia a spogliarlo dei
gioielli che lo adornano per donarli ai poveri e ai bisognosi che il Principe
stesso le indica. Il Principe ormai rimasto senza tutti i suoi decorativi
consiglia alla rondine di migrare verso l'Egitto, ma lei, affezionata alla
statua resta a farle compagnia, fino a lasciarsi morire ai suoi piedi. Il
Sindaco, notando la statua tutta spoglia e grigia e l'uccello morto, decide di
abbatterla e gettarne i resti nella discarica, chiedendo di farne costruire una
che lo rappresenti. Ciascuno dei Consiglieri Comunali, volendone una propria,
si ribella, e ne nasce un litigio che al momento della narrazione non è ancora
terminato. Un giorno Dio chiede ad un angelo di portargli le due cose più
preziose della città e l'angelo gli porta il cuore di piombo del Principe e il
corpicino della rondinella.
venerdì 15 maggio 2015
giovedì 30 aprile 2015
Presentazione del libro Testimonianze Partigiane di Angelo Sicilia
presso la Biblioteca Popolare Salvatore Barra (ex Arena Lo Baido)
Presentazione del libro
Testimonianze Partigiane: i siciliani nella lotta di Liberazione, di Angelo Sicilia
Intervengono:
Angelo Sicilia, autore
Rosaria Barbarotto, Biblioteca popolare Salvatore Barra
Giacomo Minore, ANPI sezione Partinico
Presentazione del libro
Testimonianze Partigiane: i siciliani nella lotta di Liberazione, di Angelo Sicilia
Intervengono:
Angelo Sicilia, autore
Rosaria Barbarotto, Biblioteca popolare Salvatore Barra
Giacomo Minore, ANPI sezione Partinico
Il volume è il frutto di un lavoro decennale di ricerca condotto dall’autore e raccoglie le testimonianze di oltre sessanta siciliani che hanno partecipato alla lotta di liberazione contro il nazifascismo, nel periodo compreso tra il settembre 1943 ed il maggio del 1945, in quella che è passata alla storia come Resistenza. Le testimonianze raccolte costituiscono un corpus di storie vasto e spesso inedito e che ora fanno parte del patrimonio della memoria collettiva siciliana degli ultimi settant’anni. Si tratta di una raccolta di frammenti di vita eccezionali di siciliani, alcuni noti, altri sconosciuti ai più, che hanno combattuto da partigiani per liberare la patria dal giogo nazifascista, antifascisti che raccontano del loro rifiuto di aderire alla Repubblica di Salò e che per questo furono internati nei lager tedeschi per anni, oppositori politici che ricordano la loro tragica esperienza nei campi nazisti. I testimoni narrano le loro vicende in racconti scanditi dai momenti chiave della storia italiana: La prima fase di presa di coscienza antifascista, Il 25 luglio 1943 e la caduta del fascismo, L’8 settembre 1943 con l’armistizio e lo sbandamento, La scelta partigiana, Il 25 aprile 1945 e la Liberazione, ma anche: Il massacro della Divisione Acqui, Le torture e le fucilazioni, Le donne protagoniste della Resistenza, Gli schiavi di Hitler: gli Internati Militari Italiani, I deportati politici nei campi di concentramento e sterminio. L’opera contiene in appendice anche il racconto di quattro storie esemplari, ormai quasi dimenticate, di antifascisti siciliani che si distinsero per il loro coraggio in quegli anni bui, come “Lo Schindler siciliano”, “Il poeta di piazza che sbeffeggiava il Duce”, “Il prete partigiano” e “Il Rettore antifascista”.
giovedì 26 marzo 2015
"COS'E' L'ISLAM - DIALOGO INTERRELIGIOSO" per una città dell'integrazione
La comunità musulmana di Partinico e la Biblioteca Popolare Salvatore Barra, in collaborazione con Casa Famiglia Rosetta e CRESM presentano:
COS'E' L'ISLAM - DIALOGO INTERRELIGIOSO
VENERDI' 27 MARZO ORE 18
CANTINA BORBONICA - PARTINICO
con gli interventi di:
Hamza Roberto Piccardo "Dialogo utile, necessario e obbligatorio"
Mons. Salvatore Salvia "Fratelli nell'unico Dio"
Abdelhafid Kheit "L'Islam è pace"
Diacono Catarinicchia "Cristianesimo e Islam"
Coordina e modera: Giuseppe Bonomo, Biblioteca Popolare Salvatore Barra
Hamza Roberto Piccardo "Dialogo utile, necessario e obbligatorio"
Mons. Salvatore Salvia "Fratelli nell'unico Dio"
Abdelhafid Kheit "L'Islam è pace"
Diacono Catarinicchia "Cristianesimo e Islam"
Coordina e modera: Giuseppe Bonomo, Biblioteca Popolare Salvatore Barra
Dopo l’attentato di Parigi del 7 gennaio 2015 e l’ultimo attentato avvenuto pochi giorni fa in Tunisia, la comunità islamica di Partinico, insieme alla Biblioteca Popolare "Salvatore Barra", invita la cittadinanza a riflettere sul dialogo tra cristiani e musulmani nella costruzione di una società del convivere e della pace.
L’iniziativa è nata con l’intento di fare chiarezza su cosa è l’Islam e porre così un argine ad un clima d’odio e di terrore, alimentato da una lettura miope di molti mezzi nazionali “d’informazione” sui tragici eventi di cronaca avvenuti.
Il dialogo e l’accettazione del diverso sono le basi per costruire una società tollerante e pacifica, e per questo riteniamo importante la presenza dei cittadini partinicesi a questo incontro, per costruire una città dell’integrazione in cui culture e religioni diverse convivono in pace.
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